Il 20 e il 21 settembre 2020 i vota per il referendum e per le elezioni regionali e comunali: ecco tutte le informazioni necessarie sulle prime votazioni nell’epoca del Covid-19.
Per la prima volta dallo scoppio della pandemia da Coronavirus, gli italiani sono chiamati alle urne: il 20 e il 21 settembre si vota per il referendum costituzionale confermativo, per le elezioni suppletive del Senato, per le elezioni regionali e le comunali. Stando ai dati delle ultime rilevazioni, saranno chiamati a votare oltre 58 milioni di italiani per il referendum, più di 18 milioni per le regionali, che riguardano sette regioni, e più di 5 milioni di persone le comunali. Ecco dove si vota e come in questa prima tornata elettorale post-Covid.
Referendum ed elezioni 2020: come e quando votare
Le votazioni si terranno il 20 settembre dalle 7 alle 23 e il 21 settembre dalle 7 alle 15, ad eccezione delle elezioni comunali in Sardegna e in Sicilia, che si terranno il 4 e il 5 ottobre. Potranno votare tutti i cittadini maggiorenni dotati di documento di riconoscimento e tessera elettorale. Per gli elettori in quarantena o isolamento fiduciario sarà possibile votare dal proprio domicilio solo se si è fatta richiesta nel periodo compreso tra il decimo e il quindicesimo giorno antecedente la votazione. Gli elettori ricoverati invece in ospedale potranno votare nelle apposite sezioni ospedaliere (per le strutture da oltre 100 letti) o in seggi speciali (per le strutture da meno di 100 letti).
Ovviamente, queste elezioni saranno vissute nel rigore massimo per l’emergenza sanitaria ancora in corso. In particolare, sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina per gli elettori che si recheranno alle urne. All’esterno dei seggi verranno poi predisposti distributori di detergenti, e le cabine elettorali saranno posizionate con il necessario distanziamento.
Referendum ed elezioni: cosa si vota
Il Referendum costituzionale confermativo è incentrato sul taglio dei parlamentari. Di seguito il testo del quesito: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?“. Rispondendo sì, il voto approverà il taglio dei parlamentari, che passeranno da 945 a 600. Rispondendo no, rimarrà lo status quo. Per questo tipo di referendum non è previsto un quorum, quindi l’esito del voto sarà definitivo.
Per quanto riguarda le elezioni regionali, sono chiamati a votare gli elettori di Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Valle d’Aosta. Le elezioni comunali invece riguarderanno 1178 comuni, tra cui 18 capoluoghi di regione (Agrigento, Andria, Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Enna, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia).
Infine, per quanto riguarda le elezioni suppletive al Senato si voterà solo nei collegi uninominali 03 della Regione Sardegna e 09 della Regione Veneto, per l’elezione di due senatori chiamati a sostituire i seggi rimasti vacanti dopo il decesso di Vittorio Bogo Deledda e Stefano Bertacco.